Vicus Bagienni

Il cuneese è ricco di testimonianze archeologiche che vanno dal Paleolitico ai Bagienni, ultimo popolo ad abitare quest’area a Sud delle Alpi prima dell’arrivo dei Romani. Il centro “Vicus bagienni” offre la possibilità di vedere dal vivo le abitazioni dei popoli che si sono alternati in questo spazio di tempo; dalla capanna semplice e trasportabile paleolitica alla grande abitazione dei Bagienni (età dei metalli), passando per le prime capanne fisse del Neolitico, il visitatore viene accolto in un villaggio che narra il passare dei millenni. I laboratori di archeologia sperimentale (dalla macinazione dei cereali alla  pittura parietale, all’accensione del fuoco, etc…) permettono inoltre di comprendere le difficoltà e le particolarità della vita quotidiana in un passato così remoto; per le scuole è inoltre a disposizione una grande area di simulazione di scavo archeologico preistorico, con resti di sepoltura e di buche di palo, attività fondamentale per capire quale sia l’aspetto di un cantiere di scavo con reperti di questo periodo storico.  

Macina Preistorica

Centro 04 - 008
La coltivazione dei cereali fa entrare l'uomo nel Neolitico, periodo in cui la sopravvivenza non è più legata soltanto alla caccia ed alla raccolta ma anche alla coltivazione ed all'allevamento. Lo sfruttamento dei cereali parte dalla possibilità, dopo la loro raccolta, di romperne il seme per ottenerne la farina; i ragazzi possono in questo laboratorio sperimentare quest'attività grazie alle macine e macinelli preistorici ricostruiti per loro, comprendendo la difficoltà di questa operazione apparentemente semplice.

Accensione del fuoco

Il fuoco, le cui prime testimonianze di utilizzo risalgono a 500.000 anni fa, diviene per l'uomo strumento fondamentale per cuocere i cibi, scaldare i propri ripari e tener lontano gli animali pericolosi. Durante la visita i ragazzi assistono all'accensione del fuoco con le tecniche più antiche conosciute, con l'utilizzo di pietre accuaratamente selezionate per la loro capacità, se sfregate o colpite tra loro, di far scoccare la prima scintilla.

Pittura parietale

Una delle prime forme d'arte conosciute dall'uomo è quella sviluppata all'interno delle grotte, che spesso si trasformavano in luoghi di incontro con rituali sciamanici e ambienti da decorare con immagini di caccia o di animali fantastici. Durante il laboratorio ogni ragazzo ha la possibilità di riprodurre in prima persona una di queste rappresentazioni utilizzando l'ocra, il carbone e le terre acuratamente selezionate; il dipinto, realizzato su una base di terracotta, può essere riportato a scuola e diventare materiale di studio ed approfondimento.

Il villaggio

La visita al villaggio del Vicus permette di vedere la ricostruzione di tre tipi di insediamenti dell’uomo preistorico, dalla capanna del  Paleolitioco sino all’abitazione dell’età dei metalli. I visitatori, accompagnati da un archeologo, possono così comprendere come nel tempo ad uno stile di vita in continua evoluzione (da nomade a stanziale) siano corrisposte abitazioni sempre più accoglienti e resistenti. Anche gli ambienti interni fedelmente ricostruiti mostrano gli evidenti cambiamenti delle attività quotidiane.

Simulazione di scavo

Presso il Vicus i ragazzi hanno la possibilità di svolgere  un'attività di scavo archeologico all'interno di un'ampia area in cui è stata ricreata una sepoltura Neolitica del tipo Chamblandes, tipica di alcune zone alpine (ad es. Chiomonte e Svizzera). Attrezzi e materiali sono quelli utilizzati in un vero scavo, dando a tutti la possbilità di riscoprire gli oggetti che caratterizzavano la vita degli uomini di migliaia di anni fa.

Capanna paleolitica

Il sito francese di Pincevin ha restituito i resti di capanne del Paleolitico, rappresetati da buche di palo che forniscono le piante delle abitazioni. Quella ricostruita al Vicus è una delle principali costruzioni, costituita da pali incrociati e legati in alto, ricoperti da pelle animale cucita con fibre vegetali (ipotesi alternativa alla coperura lignea); un piccolo focolare all'ingresso e una grande pietra utilizzata forse per sedersi accanto al fuoco sono posti nelle stesse posizioni dell'originale. All'esterno una pelle stesa sul telaio ligneo per la concia ed il bollitore in pelle, tipici aspetti della vita quotidiana paleolitica.

Capanna dell'età dei metalli

Presso il museo archeologico di Bene Vagienna è presente una stele funeraria romana che in realtà è un riutilizzo di una stele già incisa in precedenza; tra le incisioni preromane si riconosce una capanna, che probabilmente rappresenta l’abitazione tipica del popolo dei Bagienni. Presso il Vicus i visitatori possono ammirare la ricostruzione di questa abitazione, che non è più una semplice capanna ma una vera e propria”casa”: pareti in salice intrecciato coperto d’argilla, tetto in canne di fiume, letto rialzato con recinto interno per gli animali e piccolo forno per cucinare creano un grande ambiante in cui sembra di tornare indietro nel tempo. All’esterno, la ricostruzione del forno per i metalli ritrovato a Breolungi (CN) permette di comprendere la tecnica utilizzata in questo periodo storico per realizzare utensili molto più resistenti di quelli in pietra.

Capanna neolitica

A partire dal IX- VI millennio avanti Cristo l’uomo, in periodi diversi a seconda della posizione geografica rispetto ai primi villaggi della Mesopotamia, da cacciatore nomade diviene stanziale; le sue attività principali nel Neolitico sono la raccolta e l’allevamento. L’abitazione, a differenza di quella del Paleolitico, diventa quindi più ampia e resistente alle intemperie. Presso il Vicus è riprodotta una abitazione tipica del Neolitico del Nord Italia, con copertura in pelle e canne di fiume; all’interno il focolare ed un letto di assi in legno ricoperti di paglia creano un ambiente decisamente più accogliente e confortevole rispetto a quello tipico del Paleolitico.

Aula per lezioni

I visitatori (ed i ragazzi delle scuole in particolare) sono accolti dall'archeologo in un'aula dotata di lavagna luminosa, archi e riproduzioni medievali esposte. Se l'aspetto esterno ricorda la casa medievale, l'interno riscaldato ed arredato con cura, rende l'ambiente decisamente più confortevole dell'originale!